La psicomotricità studia la complessità dello sviluppo, le relazioni del corpo con il mondo nelle sue componenti emotive, affettive e cognitive tra loro interagenti.
In particolare, a partire dalla prima infanzia, il corpo è un elemento di primaria importanza poiché consente di sentire, conoscere e relazionarsi sperimentando il mondo e continua a crescere lungo tutto l’arco della vita.
Il bambino nel movimento e nel gioco racconta la sua storia, la sua realtà presente e le sue aspirazioni future. Nella relazione con gli adulti e i coetanei intraprende il viaggio dalla dipendenza all’autonomia costruendo le basi della sua personalità.
Pertanto, l’esperienza di gioco corporeo favorisce un intreccio positivo di funzioni cognitive, motorie, sociali e creative, consentendo non solo al bambino ma anche all’adulto e all’anziano di trasformare la realtà, scoprire le proprie potenzialità e realizzare i propri desideri.
È necessario operare una differenza tra metodologia psicomotoria e approccio psicomotorio. Mentre la prima facilita l’integrazione dei dati dell’esperienza, l’approccio psicomotorio si propone di essere inteso sia come forma di prevenzione del disagio che accompagna l’arco della vita sia come risorsa nel processo di crescita, sviluppando il concetto di Mappa Emotivo-Comportamentale, un percorso personale nel gioco e nel movimento grazie al quale il bambino, l’adulto e l’anziano imparano progressivamente a trasformare le emozioni in stati d’animo e sentimenti, ad agire correttamente nello spazio, nel tempo, con gli oggetti e le persone per soddisfare in autonomia i bisogni di attaccamento/separazione, di identità di genere, al fine di potere costituire il proprio Modello Comunicativo-Relazionale.
Nel contesto educativo risulta sempre più centrale il valore assegnato alle relazioni personali e agli intrecci, spesso anche evidenti, tra le componenti cognitive ed emotive delle varie interazioni.
Dunque, la psicomotricità offre, per sua natura, un terreno di incontro tra le dimensioni corporee e mentali dell’individuo e, a livello formativo, propone l’occasione per mettere in contatto gli operatori con gli aspetti corporei emotivi della relazione per poterli integrare con quelli verbali e del pensiero.
L’approccio formativo della psicomotricità, di conseguenza, stimola e sviluppa la possibilità di cogliere, comprendere ed integrare i vari aspetti della persona partendo dalle sue forme espressive non verbali sino all’integrazione delle dinamiche più evolute del linguaggio verbale.